Ametista
I suoi benefici in cristalloterapia
L’ametista è una pietra appartenente alla famiglia dei quarzi ed è un biossido di silicio, con formula SiO2, dal sistema cristallino trigonale. Ha origine idrotermale e durezza 7 della scala di Mohs.
Il suo nome deriva da Amethystos e vuol dire “colui che non si ubriaca“: si ritiene infatti che essa sia capace di bloccare gli effetti dell’alcool impedendo al bevitore di perdere la lucidità mentale ubriacandosi.
Il suo particolare colore violaceo è dovuto alla presenza di ferro e varia dal rosa intenso al viola profondo. Questa pietra agisce soprattutto sul sesto (terzo occhio) e settimo chakra (corona).
I principali giacimenti si trovano in Brasile, America centrale, Usa, Madagascar, Russia, India.
BENEFICI PER LA PSICHE
- Aiuta a ridimensionare i problemi, vedendoli sotto la giusta prospettiva ed apre la visione ad altre possibili strade, così che la persona non sia più limitata o schiava dei pensieri e non perpetri sempre nello stesso errore: dona la chiarezza mentale e la capacità di vedere oltre le apparenze;
- facilita il raggiungimento di obiettivi reali grazie ad una visione superiore delle proprie emozioni e dei propri sentimenti;
- aiuta nella elaborazione di un lutto per la perdita di una persona amata;
- è perfetta per armonizzare il sesto chakra e stimolare non solo le funzioni celebrali ma anche le facoltà psichiche, aprendo a nuove idee, sogni e visioni. In tal senso favorisce la creatività e l’intelligenza;
- è in armonia anche con il settimo chakra e può essere pertanto usata per migliorare il proprio contatto con le sfere spirituali essendo questo centro energetico la sorgente della fede e della spiritualità;
- utilizzando una pietra di ametista in casa, ad esempio una drusa, è necessario ricordarsi di posizionarla nella zona sud per portare idee, calore e una maggior unione famigliare. A nord-est invece, aiuta a bilanciare la propria vita.
BENEFICI PER IL CORPO
- Riduce il mal di testa da affaticamento e le emicranie;
- è un calmante che può essere usato per malattie nervose come ansia, stress, depressione o fobie;
- aiuta chi ha necessità di lavorare sul proprio metabolismo, ma anche la flora batterica intestinale e l’assorbimento dei liquidi da parte dell’intestino;
- contribuisce a far rimarginare prima le ferite e ad impedire l’attecchimento di batteri;
- regolando i liquidi corporei, aiuta tutti i problemi circolatori, anche quelli linfatici ed attenua i gonfiori;
- migliora la salute delle vie respiratorie, è pertanto indicata in caso di raffreddore e di tosse, ma anche mal di gola e bronchite;
- è utile contro l’insonnia o il sogno disarmonico, messa sotto il cuscino. Stimola inoltre i sogni rivelatori;
- se posizionata sull’orecchio, combatte acufeni e problemi dell’apparato uditivo.
PURIFICAZIONE: l’ametista può essere pulita sotto l’acqua e caricata al sole mattutino, senza che sia esposta direttamente ai suoi raggi; meglio caricarla sotto gli influssi della luna piena o crescente.
Per purificarla, può essere posizionata su una drusa oppure tenuta per alcuni minuti acqua corrente.
Quando l’ametista si sarà esaurita e si romperà, andrà riconsegnata alla natura, liberandola in mare o in un corso d’acqua.
UTILIZZO: può essere utilizzata durante un trattamento di cristalloterapia, in preghiera o per meditare (per avere un contatto più diretto e sincero con le sfere superiori).
E’ una pietra di protezione e purificazione da poter usare per ripulire il campo energetico.
Ottima anche sotto forma di elisir da bere dopo aver tenuto il cristallo in acqua per 24 ore; l’elisir, anziché bevuto può essere anche svuotato nella vasca da bagno.
Lavorando bene a contatto con le sfere alte dell’energia, l’ideale è portarla al collo come ciondolo o indossarla sotto forma di orecchini, ma nulla vieta di portare anelli o bracciali (al polso sinistro) con questa pietra, che trasmetterà comunque i suoi insegnamenti purché a contatto con il corpo.
Altrimenti, potrà essere inserita semplicemente in un sacchettino di seta bianca o viola nella tasca sinistra.
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E’ opportuno ricordare che le pietre non possono essere considerate un’alternativa alla medicina.