Lapislazzuli
I suoi benefici in cristalloterapia
Il lapislazzuli è una delle pietre preziose più antiche già nota ai popoli della Mesopotamia e dell’Egitto dove veniva spesso utilizzato durante i rituali essendo ritenuto la casa dove risiedeva l’essenza vera della divinità.
Questa pietra è un allumosilicato di sodio con zolfo e cloro costituita da lazurite con associazione di calcite e pirite, che le dona bellissime venature color oro. La sua formula è (Na,Ca)8[(SO4/S/Cl)2/(AlSiO4)6] + Fe2+ ed ha un sistema cristallino cubico. Ha origine dal processo litogenetico terziario, durante la metamorfosi del calcio in marmo e durezza 5,5 della scala di Mohs.
Il suo nome deriva dal latino, ma ha anche origini arabe e persiane e significa pietra azzurra, ha un colore blu intenso con venature dorate che ricorda un cielo stellato (ne esistono varietà di colore più vicino al celeste, a seconda della quantità di calcite) e trova la sua collocazione perfetta nella zona della gola all’altezza del quinto chakra.
Il lapislazzuli si trova in giacimenti soprattutto in Afghanistan, Cina e Cile.
BENEFICI PER LA PSICHE
- potenzia le capacità dell’intelletto, rendendo la mente più curiosa e vivace;
- porta onestà;
- rende l’individuo più equilibrato;
- porta consapevolezza di se stessi;
- aiuta a trovare la pace e la serenità;
- consente di cogliere il significato dei sogni.
BENEFICI PER IL CORPO
- Interviene sui problemi della laringe e delle corde vocali;
- regola le ghiandole tiroidee e quelle endocrine, sul campo uditivo;
- può essere utilizzato per migliorare il ritmo cardiaco;
- interviene sulla circolazione, abbassando la pressione sanguigna;
- aiuta a regolare il ciclo mestruale e contrasta la rigidità locale;
- riduce le vertigini;
- allevia l’insonnia;
- quando il lapislazzuli viene riscaldato, può essere strusciato sulla pelle per ridurre i fastidi delle punture di insetti, oppure può essere messo in un bicchiere d’acqua da utilizzare per lavare gli occhi colpiti da un’infezione;
- se tenuta a contatto con il corpo, possibilmente usando orecchini di lapislazzuli, con questa pietra è possibile lavorare sulla testa, contro l’emicrania ma anche ad esempio problemi di attenzione.
PURIFICAZIONE: il lapislazzuli può essere pulito sotto l’acqua corrente, senza immergerlo a lungo ed asciugandolo con cura.
Per la purificazione si possono utilizzare l’incenso, l’argilla verde o una drusa di ametista.
Può essere caricato sotto i raggi della luna.
Quando il lapislazzuli avrà ceduto tutto il potenziale energetico di cui dispone diverrà fragile e si romperà; a quel punto è opportuno riconsegnarlo alla natura, liberandolo in mare o in un corso d’acqua
UTILIZZO: l’ideale è indossarlo come collana per ottenere benefici sulla comunicazione o intervenire sui problemi che riguardano la gola.
Posizionando una piccola pietra di lapislazzuli sul terzo occhio, sarà rafforzato l’intuito e saranno attivate le capacità extrasensoriali.
Ottima pietra meditativa perché porta una consapevolezza maggiore.
Può essere messa sul comodino o dentro la federa del cuscino per ricordare meglio i sogni.
Durante un trattamento di cristalloterapia il lapislazzuli può essere mosso nel campo aurico così da rimuovere i blocchi energetici.
Un bel lapislazzuli esposto in casa porta armonia e aiuta a far circolare bene le energie.
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E’ opportuno ricordare che le pietre non possono essere considerate un’alternativa alla medicina.