Occhio di falco
I suoi benefici in cristalloterapia
L’occhio di falco è una pietra appartenente alla classe minerale degli ossidi ed alla famiglia dei quarzi. Il suo sistema cristallino è trigonale, ha formula chimica SiO2+Na2(Mg, Fe, Al)5, (Oh/Si4O11)2+P e durezza 7 della scala di Mohs, quindi una durezza elevata.
Il colore dell’occhio di falco va dal grigio-azzurro al blu scuro su sfondo nero, con una lucentezza opaca. Ricorda il colore di un occhio, dai meravigliosi riflessi di luce ondeggianti che attraversano la gemma nel senso della lunghezza, con un luccichio detto “gatteggiamento” dovuto alla presenza di fibre di amianto (crociodolite).
Il nome di questa pietra simboleggia la capacità di vedere le cose da una prospettiva aerea, da una realtà superiore, proprio come gli occhi di un falco.
E’ associata al primo ed al quinto chakra.
I principali paesi produttori sono Sudafrica e Australia.
Secondo antiche superstizioni popolari, l’occhio di falco protegge l’organo della vista ma aiuta anche a difendersi dal malocchio. Fin dall’antichità questa gemma è dunque vista come un occhio che veglia su di noi, ci protegge da nemici e avversità e dona la serenità per affrontare le difficoltà della vita.
E’ stata una pietra nota nell’antico Egitto, associata all’occhio di Horus, utilizzata per operare a livello vibrazionale laddove si manifestava la malattia e condurre alla guarigione.
BENEFICI PER LA PSICHE
- E’ una pietra equilibratrice su ciò che è in eccesso;
- se usata durante la meditazione, serve ad avere una visione generale, distaccata e chiara degli eventi, proprio come quella degli occhi del falco ed è ottima quando si devono prendere decisioni difficili. Consentendo di prendere le distanze dai propri sentimenti, rende decisi;
- influisce positivamente sul sistema nervoso, attenuando ansia, apprensione e paura.
BENEFICI PER IL CORPO
- riesce ad agire come potente antidolorifico se posizionata sulla parte dolente;
- riduce l’iperattività delle ghiandole ormonali ed essendo forte va usato per brevi periodi, non più di una settimana consecutiva, per poi essere riutilizzato al bisogno dopo altrettanto periodo di pausa;
- agisce positivamente sulla vista;
- aiuta il sistema nervoso attenuando stress e tremori.
PURIFICAZIONE: l’occhio di falco si pulisce immergendolo per qualche ora in acqua salata. In seguito può essere lasciato riposare su una drusa di quarzo ialino o di ametista. Si può ricaricare anche alla luce indiretta del sole.
Quando questa gemma si sarà esaurita e si romperà, andrà riconsegnata alla natura, liberandola in mare o in un corso d’acqua.
UTILIZZO: ottimo da usare in meditazione o durante trattamenti di cristalloterapia, l’occhio di falco può essere anche indossato come ciondolo o come braccialetto (in tal caso è consigliabile montarlo con altre pietre che ne alleggeriscano l’azione, come il quarzo ialino o citrino).
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E’ opportuno ricordare che le pietre non possono essere considerate un’alternativa alla medicina.