Sodalite
I suoi benefici in cristalloterapia
La sodalite (anche chiamata Princess Blue dai canadesi in onore di una visita dei reali di Gran Bretagna in Canada) è un silicato di sodio appartenente al gruppo della cancrinite-sodalite. Questa pietra con sistema cubico, ha formula chimica Na8Al6Si6O24Cl2.
Si forma con un processo litogenetico primario ed appartiene quindi alla famiglia delle pietre vulcaniche.
Si presenta in colore blu che tende al grigio, con screziature bianche di feldspato (calcite) ed è solitamente opaca, anche se esistono rare eccezioni. E’ estremamente difficile trovarla sotto forma cristallina.
Il suo nome significa “pietra di sodio”.
Viene utilizzata per lavorare sul quinto chakra armonizzando la comunicazione, anche se per le sue caratteristiche questa pietra stimola anche al primo chakra, lavorando sulla persona.
I giacimenti più grandi si trovano in Brasile, Stati uniti, India, Africa.
E’ stata scoperta per la prima volta nel 1811 in Groenlandia, ma tutte le nozioni sui benefici della sodalite sono molto recenti.
BENEFICI PER LA PSICHE
- La sodalite promuove il senso d’identità, l’autostima e la capacità di difendersi ed affermarsi;
- è considerata pietra della logica, in quanto favorisce il processo di ragionamento e la pietra della verità, promuovendo il desiderio di libertà;
- stimola le capacità creative;
- aiuta a migliorare le doti intuitive.
BENEFICI PER IL CORPO
- Lavora su tutta la zona della gola (è utile per problematiche alla voce, laringite) e favorisce la comunicazione, soprattutto quella veritiera;
- regola l’equilibrio dei liquidi corporei essendo collegata all’elemento acqua (è consigliata ad esempio nella fase premestruale per chi soffre di pancia e gambe gonfie) anche per ciò che concerne il sistema linfatico e la circolazione sanguigna;
- ha un’azione calmante e può essere utile in caso di insonnia;
- lenisce il dolore e le infiammazioni.
PURIFICAZIONE, RICARICA E PULIZIA: la sodalite può essere pulita sotto l’acqua asciugandola subito dopo con cura e purificata sotto l’acqua corrente, con l’incenso, posizionandola sopra dell’argilla verde o su una drusa di ametista. Per caricarla si può esporre ai raggi della lun, oppure utilizzare il Reiki.
Quando si sarà esaurita e si romperà, questa gemma andrà riconsegnata alla natura, liberandola in mare o in un corso d’acqua.
UTILIZZO: per portare miglioramenti alla gola o affrontare un discorso in pubblico può essere indossata all’altezza del quinto chakra, ad esempio come collana o ciondolo; come anello invece, vicino al primo chakra, promuove il senso d’identità e aumenta lo spirito di auto-difesa. Se posizionata sul luogo di lavoro o creativo, stimola le doti latenti e comunque porta rilassamento se collocata in un ambiente.
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E’ opportuno ricordare che le pietre non possono essere considerate un’alternativa alla medicina.