La cristalloterapia è un’antica metodologia che prevede l’utilizzo di cristalli e pietre dure per curare gli squilibri del corpo e della mente stimolando le risorse energetiche naturali dell’individuo. E’ una tecnica che aiuta a raggiungere il benessere fisico e psichico in modo armonico e graduale. I cristalli infatti vibrando ad una certa intensità, entrano in contatto con la persona, donano energia, portano un cambiamento e rimuovono in tal modo blocchi energetici e disturbi. L’uomo è in grado di assorbire e trasformare tale energia attraverso i chakra, i centri energetici collocati lungo la spina dorsale (nadi sono i canali in cui fluisce questa energia per arrivare ai vari organi chiamati prana).
I chakra sono così posizionati: il primo è alla base della colonna vertebrale – chakra della radice, il secondo si trova nella zona lombare – chakra sacrale, il terzo al di sopra dell’ombelico – chakra del plesso solare, il quarto nel centro del petto – chakra del cuore, il quinto a livello della tiroide – chakra della gola, il sesto è localizzato subito sopra ed al centro delle sopracciglia – chakra del terzo occhio ed il settimo infine è posizionato nella parte più alta della testa – chakra della corona.
Ci sono molti modi per beneficiare degli effetti dei cristalli: indossarli sotto forma di gioielli, posizionarli su determinate parti del corpo, meditarci, dormirci, esporli nell’ambiente come oggetti d’arredamento, muoverli nel proprio campo energetico, utilizzarli come rimedi, elisir grazie alle vibrazioni assorbite dall’acqua, massaggiatori.
Affinché i cristalli possano essere utilizzati nel modo migliore, vanno puliti regolarmente, purificati, attivati e programmati.
Relativamente alla pulizia, è consigliabile lavare delicatamente le pietre sotto l’acqua corrente ed asciugarle subito con un panno soffice.
LA PURIFICAZIONE DEI CRISTALLI
Per la purificazione (o pulizia energetica) è necessario specificare che i cristalli non trasmettono soltanto energia, ma ne assorbono venendo magnetizzati dalle vibrazioni con cui sono stati in contatto: memorie, emozioni, atmosfere. Per questo motivo vanno purificati, soprattutto se sono stati impiegati nel trattamento di malattie o durante intensi processi emotivi, ma anche quando vengono utilizzati per la prima volta. Esistono vari metodi di purificazione dei cristalli:
- purificazione con il sale: un modo molto drastico in quanto resetta completamente il cristallo, consigliato quando acquistiamo una nuova pietra o avvertiamo disagio toccandola. Va utilizzato un recipiente di vetro in cui inseriremo il cristallo per non danneggiarlo. Il vetro permette di scaricare le vibrazioni nel sale sottostante, meglio quello grosso marino, che assorbe le energie negative e che sarà stato posto su di un piattino. Dopo aver purificato le pietre, sciogliamo il sale nel lavandino ringraziandolo evitando di riutilizzarlo. La pietra deve essere lasciata a purificare per 2 ore, ma non oltre per non comprometterne l’impronta energetica.
- Purificazione con l’acqua: i cristalli possono essere sciacquati per qualche minuto sotto l’acqua fredda del rubinetto, ma questa metodologia è molto più efficace se i cristalli vengono immersi nell’acqua limpida di una sorgente o di un torrente o affondati in un cumulo di neve. E’ una tecnica adatta a tutte le pietre appartenenti alla famiglia dei quarzi da usare su pietre leggermente inquinate da energie negative. È possibile utilizzare anche Acqua Diamantina o acqua proveniente da luoghi di culto impregnati di energie positive o purificare i cristalli con un bagno di luna.
- Purificazione con la terra: adagiare la pietra su un terreno asciutto in un vaso o meglio in un giardino dove siano presenti piante non malate od esili, che assorbono le negatività dei cristalli. Per evitare che la pietra possa sporcarsi di terra, è consigliabile inserirla in un sacchetto di cotone o in un fazzoletto di carta ben piegato. Per purificarla e rigenerarla completamente, sono sufficienti 5 / 6 ore se non si tratta di un cristallo seriamente compromesso.
- Purificazione con l’argilla verde ventilata (reperibile in erboristeria): basta qualche ora o una notte per raggiungere un buon grado di pulizia grazie al potere assorbente dell’argilla verde ventilata, che deve essere versata in un recipiente asciutto di coccio, legno o vetro con la pietra adagiata sopra. Se la pietra viene posata sopra l’argilla, andrà girata dall’altro lato dopo qualche ora, ma se la immergiamo non la dovremo girare. Come per la purificazione con la terra, il cristallo andrà protetto in un sacchetto di cotone o in un fazzoletto di carta ben piegato. L’argilla può essere utilizzata al massimo un paio di volte, in quanto durante il procedimento di purificazione immagazzina energie negative ed andrà poi gettata a terra o nei rifiuti dopo averla ringraziata (evitando di versarla nei sanitari).
- Purificazione con la drusa di ametista: il cristallo deve essere adagiato sulle sue punte per almeno 4 ore, evitando di coprire i cristalli più grandi della drusa, perché tramite quest’area la drusa continua ad emettere energia per riequilibrarsi. Le druse di ametista sono capaci di purificarsi e rigenerarsi autonomamente, basta lasciarle isolate per qualche giorno.
- Purificazione con il Simbolo Antahkarana: si tratta di un antico simbolo tibetano che coniuga cielo e terra e purifica le energie dissonanti. E’ molto efficace e funziona ponendo le pietre sopra l’immagine (scaricata e stampata) del simbolo dell’Antahkarana per almeno 4 ore.
- Purificazione con il Circuito Radionico Disimpregnatore: il circuito radionico va prima attivato facendo correre il dito indice della mano dominante in senso orario con moto circolare e visualizzando la nostra energia che fuoriesce dal dito. Questo metodo resetta completamente le energie del cristallo e non è pertanto consigliabile se il cristallo è stato programmato o caricato a lungo con le proprie energie e si vuole mantenere quel legame. Perché sia efficace, il cristallo deve essere posto sull’immagine (scaricata e stampata) al centro del circuito per almeno 5 ore.
- Metodi più blandi: Purificazione con l’incenso, con il suono (campana tibetana), con l’espirazione, con il pensiero, con i Fiori di Bach.
E’ opportuno ripetere l’operazione di purificazione periodicamente: per i cristalli utilizzati giornalmente sulla persona l’ideale è purificarli una volta ogni 15 giorni, mentre i cristalli utilizzati negli ambienti possono essere purificati una volta al mese o ogni 40 giorni.
L’ATTIVAZIONE E LA PROGRAMMAZIONE DEI CRISTALLI
Una volta passati attraverso questo processo, i nostri cristalli sono pronti per essere attivati, risvegliati in quanto storditi e non risuonano subito con la nostra vibrazione.
Vi sono varie possibilità per attivare i cristalli, semplicemente portando la pietra a contatto con il nostro corpo attraverso il calore corporeo, oppure con altri metodi. Possiamo ad esempio tenere il cristallo in mano e visualizzare un fascio di luce dorata che dal terzo occhio percorre il nostro corpo e giunge fino alla pietra illuminandola e caricandola di energia. Oppure prendiamo il cristallo nella mano che ci suggerisce l’istinto, chiudiamo gli occhi e, allontanando tutti i pensieri, portiamolo all’altezza del cuore lasciandovi fluire energie colme di amore e ringraziamento per la pietra, oltre che di unione con l’universo.
La programmazione è necessaria ed efficace soprattutto le prime volte che lavoriamo con un cristallo e consiste nel prendere con la mano dominante la pietra, chiudere gli occhi e, liberandoci di emozioni e pensieri di disturbo, visualizzare il risultato (un’ambizione di vita) che vogliamo raggiungere. Tale visualizzazione deve essere sorretta dalla volontà, che verrà amplificata e trasmessa al cristallo. Formuliamo mentalmente o pronunciamo una frase al presente che descriva il nostro obiettivo facendo attenzione ad evitare negazioni e parole non definite e sicure, perché la confusione e l’indecisione non portano al successo. Immaginiamo ora che ciò che abbiamo visualizzato, partendo dal terzo occhio raggiunga il cristallo attraverso un raggio di luce bianca.
Un metodo più semplice, può essere in alternativa quello di tenere in mano la pietra e concentrandoci sulle nostre intenzioni, lasciare guidare il cristallo dalla nostra volontà. Proteggiamo la pietra visualizzandola avvolta in una luce bianca a forma di sfera e chiediamole di preservare le energie, inviamole tutto il nostro amore e la nostra gratitudine ed evitiamo che si prosciughi e si devitalizzi.